Durata
18 Dicembre 2010
teatro del carretto
Teatro del Carretto
AMLETO
da William Shakespeare
adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani
scene e costumi di Graziano Gregori
suono di Hubert Westkemper
con Alex Sassatelli, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani Nicolò Belliti, Giacomo Pecchia, Carlo Gambaro , Andrea Jonathan Bertolai
Appunti per una messa in scena
Proveremo a leggere il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure, fantasmatiche o reali, filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno… in una riscrittura che attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizzi una struttura che pur dal taglio quasi cinematografico, metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere…
Dalla creazione in corso, gennaio 2010
La scena è rotta da pannelli purpurei, un rosso che risucchia e risputa un bianco di personaggi, ne svela dalle morbide fessure frammenti improvvisi o insinuanti, al ritmo disarmonico di una mente turbata… Alle spalle di Amleto un canto di Gertrude e un ghigno di Re, davanti a sé un teatrino in miniatura con i personaggi del dramma che vanno svanendo ad ogni colpo mortale, e lo Spettro dentro… il Principe galleggia in un presente dilaniato tra misfatto subìto e ingannevole follia… “fragilità, il tuo nome è femmina”
Irrompe un frastuono lussurioso all’eco lontana di festini e battaglie, personaggi ebbri di vita si spengono nella loro nudità ai fianchi della scena… Entrano gli attori, accade la pantomima, turbamento e divertimento, odore di vendetta che si fa strada e che non verrà consumata… Pioggia di petali che ingoia Ofelia, danza di scheletri, preludio al duello finale, climax in scala di marionette che irrompe in dramma su scala umana…