SOCIAL-E!
Immagini della socialità in Italia fra Liberty e Art déco
Opere dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli
a cura di Nadia Marchioni
10 luglio - 10 ottobre 2021
PALAZZO MEDICEO
SERAVEZZA (LU)
Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), patrimonio Unesco, riapre al pubblico dopo gli importanti lavori di climatizzazione delle sale espositive con la mostra “Social-e! Immagini della socialità in Italia fra Liberty e Art déco” a cura di Nadia Marchioni. Un lungo viaggio per immagini nelle diverse forme espressive del Novecento per evocare l'importanza di gesti, emozioni e visioni che la pandemia ci ha a lungo negato e che lentamente stiamo tornando a vivere e ad apprezzare. Ricercando fra i maggiori artisti italiani del secolo scorso raccolti nelle collezioni della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, la mostra offre una visione di grande pregio estetico e a tratti di sorprendente spettacolarità su alcuni aspetti della nostra cultura e della nostra socialità: i viaggi, gli intrattenimenti, le esposizioni, lo sport, il vivere quotidiano, le feste e gli incontri in città. Inaugurazione sabato 10 luglio alle ore 18:30. Apertura al pubblico da domenica 11 luglio.
Socialità negata e socialità riconquistata
L’esperienza vissuta nell’ultimo anno, stravolgendo le nostre vite in maniera inimmaginabile, ci ha posto di fronte a nuove abitudini, nuove riflessioni, nuove sfide e, talvolta in modo drammatico, all’angoscia dell’assenza: di persone care, amici, luoghi, esperienze, certezze. La nostra quotidianità è stata profondamente sovvertita. La dimensione sociale, in alcuni momenti, quasi completamente annientata e sostenuta dal surrogato tecnologico, mai come oggi così fondamentale e, al contempo, insidioso ausilio alla nostra esistenza.
«L’esposizione», spiega la curatrice Nadia Marchioni «nasce dalla riflessione su quanto insostituibile sia il confronto diretto, la condivisione di luoghi, valori, esperienze culturali, di quale abisso si apra davanti ai nostri occhi, privati a lungo delle piccole o grandi felicità offerte da un viaggio, una visita al museo, uno spettacolo a teatro o al cinema, un incontro, una passeggiata in campagna, in riva al mare o nelle nostre amate città, le cui strade e piazze deserte di persone e di suoni non saranno dimenticate facilmente».
I temi
L’esposizione si articola in otto sezioni che evocano, attraverso dipinti, sculture, progetti e, soprattutto, manifesti delle più originali firme del Novecento, le più varie espressioni della vita sociale e culturale del secolo passato. Cinema, teatro, musei ed esposizioni, turismo, sport, viaggi, occasioni di incontro, sono i soggetti indagati dalla mostra, rimarcando l’importanza vitale che a questi temi veniva affidata dai maggiori artisti del Novecento, impegnati nella realizzazione di progetti per i luoghi destinati alla vita sociale e culturale, per la promozione di opere cinematografiche e teatrali, così come di eventi, prodotti e manifestazioni, anche attraverso il fantastico universo dei manifesti pubblicitari, visibile e storica affermazione, nel tessuto urbano novecentesco, di una nuova e moderna socialità.
Il percorso espositivo e alcuni artisti
Il percorso espositivo contempla una sala interamente dedicata al tema delle città, con un metafisico e misterioso scorcio cittadino di Luigi Gigiotti Zanini, memoria di paesaggi urbani che non vorremmo mai più vivere nella loro forzata e inquietante solitudine. In questa sezione troviamo anche opere di Galileo Chini e di grandi illustratori italiani come Marcello Dudovich. Due sale sono incentrate invece sul teatro, altro aspetto della nostra vita sociale che ci è molto mancato, con alcune opere grafiche e una maquette per le scenografie del teatro greco di Siracusa del grande artista romano Duilio Cambellotti ed affiches dedicate al teatro dell’opera, come quella realizzata per una rappresentazione della Tosca di Puccini da Leopoldo Metlicovitz, uno dei padri del moderno cartellonismo italiano. Poi i viaggi – con una sala in cui spiccano un importante e scenografico manifesto di Mario Sironi e i progetti dell'architetto Arrigo Cantoni, mai esposti prima d'ora, per la stazione di Milano – e i grandi eventi espositivi di inizio Novecento come la prima Esposizione internazionale d’arte moderna decorativa di Torino del 1902, per la quale Leonardo Bistolfi realizzò un bellissimo manifesto liberty, presente in mostra, rimasto nella storia della cartellonistica italiana. Altre due sale sono dedicate rispettivamente agli incontri cittadini e allo sport: nella prima, molte vivaci réclame di iconici prodotti e grandi magazzini dell'epoca, a firma di noti maestri della grafica pubblicitaria quali Leonetto Cappiello e Adolfo Hohenstein; nella seconda, foto, opere grafiche e pittoriche realizzate per vari eventi. Fra gli artisti presenti in mostra figurano anche Thayaht e Ram, fratelli ed eclettici artisti fiorentini che ebbero fecondi rapporti con la Versilia.
Inaugurazione
sabato 10 luglio 2021 ore 18:30
Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), viale Leonetto Amadei 230
Info
Biglietti - intero 7 euro; ridotto 5 euro; biglietto famiglia 14 euro (due adulti con ragazzi fino a 14 anni) - I biglietti si acquistano direttamente in loco presso la biglietteria di Palazzo Mediceo
Orari - dall'11 luglio al 29 agosto: dal martedì alla domenica ore 17:00-23:00; sabato e domenica mattina ore 10:30-12:30 / dal 31 agosto al 10 ottobre: dal martedì alla domenica ore 15:00-20:00; sabato e domenica mattina ore 10:30-12:30. Lunedì chiuso
Visite guidate e attività per i più piccoli
Per informazioni: 339 8806229, 349 1803349
Contatti
Fondazione Terre Medicee - viale Leonetto Amadei 230 - Seravezza (Lu)
Telefono: 0584 757443, 0584 756046 - Fax: 0584 758161 - segreteria@terremedicee.it
Ufficio Stampa
Fondazione Terre Medicee
Stefano Roni, Scatizzi De Prà & Partners - 335 7720573 - stefano.roni@scatizzidepra.it
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LA SEDE ESPOSITIVA
PALAZZO MEDICEO PATRIMONIO UNESCO
La Villa Medicea di Seravezza (Lu) è un complesso architettonico costituito dal Palazzo, dal giardino, dalla cappellina e dalle scuderie. Il Palazzo, fatto costruire da Cosimo I de’ Medici, ha caratteristiche e funzioni diverse rispetto ad altre residenze medicee della Toscana, caratterizzandosi per un’estrema semplicità stilistica: una residenza dalla struttura solida, elegante, tra i migliori esempi di architettura signorile toscana non urbana del periodo. L’edifico principale, il Palazzo, fu costruito tra il 1561 e il 1565 come residenza temporanea per le frequenti visite del Granduca alle cave di marmo e alle miniere d’argento della zona. Rimase per molti anni residenza estiva dei Medici e successivamente degli Asburgo-Lorena e di altre famiglie nobili toscane fino all’Unità d’Italia, quando il palazzo divenne sede del Municipio e tale rimase fino al 1967. Riconosciuto nel 2013 Patrimonio Mondiale dell’Umanità e inserito nel sito seriale delle “Ville e Giardini Medicei della Toscana”, è oggi un polo culturale in cui si svolgono importanti esposizioni d’arte e di fotografia e rassegne teatrali; è sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della Biblioteca Comunale e dell’Archivio Storico del Comune di Seravezza.
L’intero complesso e le attività che in esso si svolgono sono a cura della Fondazione Terre Medicee, braccio operativo del Comune di Seravezza in ambito culturale. La Fondazione svolge un’intensa attività di promozione e diffusione delle arti e della cultura, di recupero della memoria, di valorizzazione del territorio e delle tradizioni.
www.palazzomediceo.it
www.terremedicee.it
LA FONDAZIONE MASSIMO E SONIA CIRULLI
La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli è una nuova istituzione privata italiana che nasce sulla base di un archivio storico dedicato alla cultura italiana del XX secolo, avviato a New York nel 1984 che vanta una collezione di oltre 10.000 opere.
la mission
La Fondazione Cirulli ha come obiettivo la valorizzazione dell'arte e della cultura visiva italiana del XX secolo dalla nascita della modernità fino agli anni del boom economico (1900-1970). La Fondazione Cirulli avvia progetti culturali che prevedono l’organizzazione di mostre, eventi e pubblicazioni improntati alla trasversalità nei molteplici ambiti disciplinari di interesse della collezione, agli scambi con istituzioni nazionali e internazionali pubbliche e private come musei, fondazioni, archivi storici, università e aziende. Trasversalità agevolata dalla ricchezza della collezione che coinvolge diversi settori, dall'arte figurativa al disegno progettuale di architettura e design, alla grafica, alla fotografia per raccontare la storia della cultura visuale italiana attraverso testimonianze inconsuete. Fra gli artisti presenti in collezione ci sono Giacomo Balla, Osvaldo Licini, Fortunato depero, Mario Sironi, Lucio Fontana, Gio Ponti, Bruno Munari, per citarne alcuni.
l’architettura
La nuova sede della Fondazione si trova a San Lazzaro di Savena, a pochi chilometri da Bologna, all'interno di un edificio dalla forte connotazione architettonica legato alla storia del design italiano in quanto progettato nel 1960 dagli architetti e designer Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Dino Gavina.
L'edificio riflette un interesse per l'architettura rurale dei fienili e delle fattorie che ancora oggi segnano il paesaggio emiliano. Elementi come i pavimenti in pianelle di cotto, i ballatoi che si affacciano in falsopiano su ambienti sottostanti, le balaustre del mezzanino formate da una sbarra tubolare di ferro sorretta da catene regolabili caratterizzano gli ambienti dall'estetica minimale strutturati su piani diversi e comunicanti tra loro attraverso le scale a vista.
Un piccolo capolavoro di progettazione che nel corso degli anni si è trasformato in un luogo crocevia d’incontri che hanno segnato la storia della cultura visiva e del design industriale del XX secolo. Tanti sono stati, infatti, i personaggi del mondo della cultura che hanno varcato la soglia di questo edificio. Designer e artisti come Carlo e Tobia Scarpa, Marcel Breuer, Man Ray e Marcel Duchamp lo hanno reso un vero e proprio laboratorio creativo che oggi, grazie alla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, viene restituito al pubblico.
Una particolare cura è stata rivolta all'allestimento nell'intento di mantenere lo spazio libero e ben visibile affinché il visitatore possa godere di un'esperienza immersiva. Allestimento e grafica sono a cura di Elisabetta Terragni, Studio terragni Architetti, Como, New York e Daniele Ledda, xycomm, Milano.
il comitato scientifico
JEFFREY SCHNAPP, fondatore e Direttore di metaLAB@Harvard, docente di Letteratura Romanza e Comparata alla Graduate School of Design Università di Harvard (USA), e co-Direttore di facoltà al Berkman Klein Center for Internet and Society; SILVIA EVANGELISTI, Docente presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna; PIER PAOLO ANTONELLO, Professore Associato di letteratura e cultura italiane presso la Facoltà di Lingue e Letterature Moderne e Medievali dell’Università di Cambridge (UK); NICOLA LUCCHI, Professore presso Queens College – City University of New York; ARA H. MERJIAN, Professore associato di Italiano e Storia dell’Arte alla New York University (USA); MARCO SAMMICHELI, Responsabile delle Relazioni Internazionali presso Triennale di Milano e design curator.
www.fondazionecirulli.org